Milano, Geografia della Liberazione

Home / Blog / Edu / Milano, Geografia della Liberazione13 Luglio 2021Milano, Geografia della Liberazione

Le STEM per conoscere la Liberazione

Milano, geografia della Liberazione è il primo corso online disponibile su yLearn, la nuova piattaforma promossa da Codice e Bulloni e YATTA! dedicata alla didattica online.

In un progetto di grande respiro dedicato alla formazione, in particolare alle discipline STEM, nel quale ogni competenza tecnica viene inserite costantemente in uno scenario reale. In questo primo corso il contesto è fortemente storico, mentre la tecnologia, un software di disegno vettoriale gratuito e open-source, si dimostra particolarmente utile nella visualizzazione degli avvenimenti all’interno di una mappa, prodotta passo-passo dallo stesso corsista.

La proposta nell’insieme è di ripercorrere gli avvenimenti che hanno segnato la storia della Liberazione italiana secondo una prospettiva interdisciplinare, intrecciando una materia tipicamente umanistica quale la storia ad una dinamica di laboratorio per potenziare contemporaneamente le competenze digitali, in particolare attraverso l’uso delle tecnologie digitali (la T dell’acronimo STEM). La tecnologia aiuta quindi la scoperta della storia locale di Milano e i luoghi dove si sono svolti gli ultimi atti della liberazione nazionale, mentre la richiesta fatta ai partecipanti è anche quella di indagare il territorio dove trascorrono la maggior parte del loro tempo (il quartiere di residenza, il luogo dove si va a scuola, i posti che si frequentano abitualmente) e ricostruire un ponte tra passato e presente.

Milano è Memoria, la storia è intorno a noi

Nel corso della sua progettazione e stesura, il corso ha ricevuto l’attenzione del Comune di Milano attraverso il bando Milano è Memoria, risultando tra i soggetti assegnatari di un contributo utile alla finalizzazione della proposta didattica. Milano è Memoria è un percorso avviato nel 2017 e fortemente voluto dall’amministrazione cittadina, e in particolare dal Gabinetto del Sindaco, che tra le altre azioni intraprese sostiene enti e associazione impegnati a tenere viva la memoria storica locale. Ed è proprio grazie al contributo del Comune di Milano, il corso rimarrà sempre gratuito e disponibile liberamente sulla piattaforma.

L’esperienza di Milano, geografia della Liberazione

Il percorso si divide in quattro sezioni e in lezioni di tipologia differente (Scenario, Laboratorio, Teoria, Verifica, Approfondimento), ognuna con una finalità specifica, per un totale di:

  • 19 lezioni
  • 3 attività di laboratorio da realizzare al computer (anche occasione per lavorare in gruppo in aula)
  • 1 attività di documentazione outdoor, preceduta dalla personalizzazione della mappa

Il tempo richiesto per il completamente del corso, incluso i laboratori e le verifiche delle competenze è di circa 4 ore e mezza, escluso il progetto finale la cui durata dipende dal livello di approfondimento che ognuno desidererà raggiungere. Per completare ogni sezione è necessario fare il punto delle conoscenze acquisite tramite una verifica, non tanto per attribuire un voto, quanto per creare un momento di autovalutazione e consapevolezza. Ad ogni modo un attestato di partecipazione darà un riscontro dell’effettivo completamento di tutto il percorso.

Il binomio teoria e laboratorio

La connessione tra il sapere scientifico e quello umanistico è un tema fondativo nel percorso intrapreso da YATTA nella didattica, e si attua in un costante impegno per creare connessioni e far dialogare questi due ambiti. Senza voler giudicare la qualità della formazione in Italia (per quanto ci siano evidenti alti e bassi per differenti aree geografiche e per estrazione sociale) troviamo spesso artificiosa questa separazione e contrapposizione, dovuta più ad un’impostazione consolidatasi nel tempo, senza guardare alla necessità di una risposta pragmatica alle nuove modalità di vita, sviluppo del pensiero critico e al futuro delle pratiche lavorative.

Per queste ragioni Milano, geografia della Liberazione ha l’ambizione di mostrare che le nuove tecnologie possono rendere più dinamico l’apprendimento -in questo caso della storia- e attivare nuove dinamiche di insegnamento. La volontà è quindi di riunire il momento dell’apprendimento con quello del suo utilizzo pratico, per evitare una preparazione nozionistica e distaccata dal reale, che potrebbe portare ad un allontanamento dello studente dai temi oggetto di studio.

Vale la pensa quindi dedicare attenzione alla centralità del laboratorio, presente in ognuna delle 4 sezioni del corso e identificabile grazie alla caratteristica icona della beuta in ebollizione. È in queste lezioni che il corsista consolida le sue conoscenze e le espande grazie agli strumenti digitali applicati in attività pratiche e dal riscontro immediato. Tuttavia trasportare un laboratorio in una dinamica asincrona online non è un fatto scontato e rappresenta un’espansione delle attività e del metodo proposto fino ad oggi da YATTA. Centrale rimane sempre l’obiettivo di mantenere alto il coinvolgimento attivo dello studente, fino al passaggio finale, ovvero lo sviluppo e la creazione di un prodotto, la mappa, che verrà messo alla prova in un’attività outdoor, sul campo, dove viene attivato e assume un ruolo centrale il ragionamento spaziale.

Progettazione e esplorazione dello spazio di prossimità

La peculiarità di questo laboratorio (ogni corso infatti si appoggia a strumenti e tecnologie sempre differenti) è l’utilizzo della grafica vettoriale tramite il programma Inkscape per la realizzazione da zero delle mappa di Milano e dei “punti di interesse” che andranno collocati su di essa. Ma si tratta anche di un’attività che sgancia il corsista dalla postazione e dal computer, chiedendogli di immergersi nel mondo reale, ampliando la mappa con una personalizzazione basata sul suo punto di vista e grazie ai risultati di un’attività individuale o di gruppo.

Ad ogni corsista viene infatti chiesto di compiere un’indagine della zona limitrofa ai luoghi nei quali solitamente di vive, studia o lavora, andando fisicamente a scoprire aree probabilmente non note e raccogliendo una documentazione di tracce storiche alle quali forse non si è data particolare importanza in precedenza.

Il risultato sarà quindi una mappa personalizzata della Liberazione di Milano, creata miscelando fatti storici e competenze tecniche in ambito grafico, un connubio abbastanza inusuale, che crediamo apra una sfida nuova ai partecipanti del corso.

Alla conclusione del percorso sarà possibile condividere sulla piattaforma l’esperienza fatta, inviando foto e video, dando vita ad una grande mappa aggiornata e di estremo dettaglio della Liberazione della città di Milano, ricca di storie e immagini di targhe, cippi, pietre di inciampo, ma anche dello sguardo soggettivo di chi da sempre ha vissuto con consapevolezza parziale i luoghi dove è passata la storia.

A chi è rivolto il corso

Milano, geografia della Liberazione è pensato principalmente per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Anche ragazzi e ragazze sotto gli undici anni sono posso partecipare all’attività (meglio se seguiti da un adulto), ma il linguaggio in questo caso può presentarsi come più complesso per questa fascia d’età. Il percorso proposto si presenta anche come integrazione ai curricula scolastici di storia e geografia per quanto riguarda la trattazione degli eventi connessi alla liberazione Liberazione, come anche, partendo da una prospettiva contraria, di tecnologia e informatica, ragionando sulle digital skills.

In questo senso il corso è aperto anche ai docenti che vogliono sperimentare nuovi metodi di insegnamento su base interattiva, fondendo materie scientifiche e umanistiche. E come è facile intuire non ci sono reali limiti di accesso al corso, che rimane aperto a chiunque voglia costruire o approfondire il tema della memoria storica a Milano.

yLearn, le STEM e i dati PISA2018

yLearn, la piattaforma che ospita Milano, geografia della Liberazione, nasce dalla professionalità e dall’esperienza di YATTA nella formazione di tipo laboratoriale, digitale e non, sviluppata in 7 anni anche grazie alla collaborazione attiva con scuole, imprese ed enti. E non è un caso, ma una scelta basata sull’osservazione dei numeri di chi si forma in ambito STEM e delle reali competenze di chi termina i percorsi formativi.

Ad esempio il report PISA2018 (Programme for International Student Assessment), un’indagine su base triennale che esamina il livello di istruzione nei paesi OCSE nelle macro categorie di Lettura, Matematica e Scienze, ha messo in luce due questioni principali nel sistema educativo italiano: il Gender Gap e il Digital Gap.

Rispetto al primo tema, il Gender Gap, Andreas Schleicher sottolinea che, nonostante le scuole dei paesi OCSE si siano impegnate nel corso degli anni per far raggiungere agli studenti e alle studentesse gli stessi risultati in Matematica e Scienze, il numero di ragazzi che ambisce ad intraprendere una carriera in ambito STEM è sette volte superiore rispetto a quello delle ragazze. Questo vuol dire che le aspettative di educazione degli studenti non corrispondono ai risultati delle loro performance. La causa è radicata in una generale arretratezza culturale che vede le ragazze predisposte per materie umanistiche, mentre i ragazzi per quelle scientifiche rispettando il vecchio pregiudizio che associa agli uomini compiti pratici e alle donne quelli emotivi e sentimentali.

La seconda mancanza significativa, il Digital Gap, del sistema scolastico italiano riguarda la penuria di competenze in ambito informatico, giudicate ormai fondamentali per sapersi muovere nel mondo contemporaneo. Le competenze di base indicate dal PISA riguardano sia le digital skills tout court, intese come le capacità tecniche indispensabili per utilizzare i dispositivi digitali, ma anche le competenze necessarie per affrontare in maniera consapevole l’ambito dell’informazione digitale: saper riconoscere le fonti attendibili, sviluppare senso critico, gestire informazioni di diversa provenienza.

È proprio tenendo presente questo quadro di riferimento che YATTA ha sviluppato yLearn, offendo un contributo concreto per rispondere a questi due fenomeni. Ora è arrivato il momento di sperimentare in prima persona e realizzare una mappa storica di Milano a questo indirizzo: yLearn > Milano, geografia della Liberazione.

 

cover image credit: The MET (Object: Face Mask Ornament / Accession: 1982.392.15)

Autori: Serena Cappellin, Sabrina Nespoli, Francesca Balestro, Marco Lanza

 

 

 



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