Home / Blog / Edu / 15 Dicembre 2021L’autoeducazione con il metodo Montessori
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In precedenza abbiamo trattato il metodo Social Emotional Learning. Ora, sulla scia degli approcci educativi alternativi approfondiamo il più conosciuto e diffuso Metodo Montessori.
Maria Montessori è una figura pilastro della pedagogia italiana del Novecento; al centro del pensiero montessoriano ci sono il bambino e il percorso che deve compiere dalla nascita all’età adulta. Il percorso deve essere costruito intorno al principio fondamentale della libertà. L’obiettivo educativo non deve essere quello di impartire informazioni ma di infondere fiducia nel bambino e nelle sue risorse rispettandone il ritmo personale di crescita e valorizzandone lo sviluppo dell’autonomia. Le scuole montessoriane sono istituti riconosciuti che erogano percorsi completi dall’asilo nido all’istruzione superiore di secondo grado.
Capacità innate
Il primo passo per la comprensione del Metodo Montessori è non considerare il bambino come un vaso vuoto nel quale l’adulto debba inserire nozioni, concetti e abilità. Al contrario, il bambino possiede molte potenzialità, ha già in sé le proprie abilità. Il compito dell’insegnante risiede nel tirarle fuori. Per conseguire questo risultato è importante che il bambino divenga autonomo. Ci riferiamo all’autonomia fisica che gli donerà consapevolezza di sé e fiducia in sé stesso, e poi l’autonomia intellettiva e quindi perseveranza, la capacità di perseguire i suoi obiettivi e mettere in pratica le sue potenzialità.
Autocorrezione e responsabilità
L’ obiettivo del Metodo è quello di dare libertà al bambino di manifestare la sua spontaneità. La vera salute fisica e mentale è il risultato di un percorso di liberalizzazione del bambino, l’adulto deve intervenire solo per aiutarlo a conquistarla. In questo senso, il ruolo dell’adulto deve essere simile a quello di un “angelo custode” che lascia il bimbo libero di esprimersi. La funzione dell’adulto non è però marginale, anzi, l’osservazione del bambino è fondamentale ma l’intervento toglie dignità al bambino e la libertà di riuscirci da solo. Spesso infatti queste azioni, considerate avventate o non consone, in realtà non sono altro che manifestazioni di un’intenzione diversa da ciò che si presume e hanno un fine molto importante ed utile per il bambino stesso. Uno dei prececetti del Metodo Montessori è infatti «Mai aiutare un bambino mentre sta svolgendo un compito nel quale sente di poter avere successo». In questo modo il bambino imparerà da sé ad autocorreggersi e si responsabilizzerà imparando a interagire con l’ambiente circostante.
La «Casa dei bambini»
Ciascuna scuola montessoriana è una «casa dei bambini», in questo luogo infatti ogni oggetto è a misura e a portata di bambino. Gli oggetti sono di piccole dimensioni, leggeri e infrangibili. Non esistono doppioni appositamente, in questo modo i bambini sono educati all’attesa e abbandonano la componente dispotica che è naturale nei primi anni di vita.
L’insegnante dovrà impartire lezioni brevi, semplici e obiettive. Il Metodo Montessori prevede la costruzione di classi comunicanti in cui bambini di diverse età possono interagire tra loro attraverso il tutoraggio con l’obiettivo di incoraggiare lo scambio di conoscenze e l’aiuto reciproco. Il bambino più grande diviene un modello da seguire per il bambino più piccolo, poiché gli insegna le regole e il comportamento da tenere a scuola.
I livelli di sviluppo
Montessori ha individuato quattro diversi momenti dello sviluppo.
Il primo livello va dalla nascita ai 6 anni. Durante questo periodo il bambino è un esploratore sensoriale impegnato nel lavoro di sviluppo psicologico di auto-costruzione e di costruzione della propria indipendenza funzionale. Ha una mente assorbente, la sua intelligenza opera inconsciamente assorbendo ogni dato ambientale dalle informazioni dei sensi, alla lingua, alla cultura. In questa fase si formano le strutture essenziali della personalità. E’ il periodo in cui il bambino acquisisce senso dell’ordine, raffinatezza sensoriale, interesse per i piccoli oggetti.
Il secondo livello va dai 6 ai 12 anni. A livello relazionale, in questa fase è osservabile la tendenza a lavorare in gruppo e a socializzare. A livello neuro-pedagogico il bambino utilizza sia la ragione che la fantasia. In questa fase si forma l’indipendenza intellettuale, il senso morale e l’organizzazione sociale.
Il terzo livello va dai 12 ai 18 anni in riferimento a questa fase Montessori sottolinea la rapidità nel cambiamento delle idee e dell’umore. Un forte impulso creativo ma anche la difficoltà nella concentrazione. Lo sviluppo del senso di giustizia e del senso di dignità personale. E’ la fase della costruzione del sé adulto nella società.
Il quarto livello va dai 18 ai 24 anni. Montessori non ha sviluppato un programma educativo per questo intervallo d’età. Immaginava giovani adulti preparati dalle loro esperienze attraverso il suo metodo, pronti all’ingresso nell’età adulta.
Il successo del Metodo
Il metodo Montessori ha avuto uno straordinario successo in tutto il mondo con 22 mila scuole attive e 66.500 se si contano anche le scuole “a indirizzo montessoriano”: di cui 5000 negli Stati Uniti, 1200 in Germania, 370 in Irlanda, 220 in Olanda. Un successo globale indiscutibile che ha ricevuto il plauso della rivista Science “il metodo Montessori permette ai ragazzi di raggiungere livelli più alti, in termini di capacità di apprendimento e comportamentali rispetto alle scuole tradizionali. Imparano più in fretta e meglio a parlare, leggere, scrivere e fare calcoli e a stabilire un rapporto più costruttivo con gli altri.”
L’efficacia del metodo è stata provata anche in riferimento al contrasto al bullismo, un’indagine svolta in una scuola statale di Manchester ha rivelato una riduzione significativa del fenomeno accompagnata da un incremento della competenza sociale.
Bill Gates, i fondatori di google Sergey Brin e Larry Page, Garcia Marquez e Will Wright, il fondatore di Amazon Jeff Bezos e il padre di Wikipedia Jimmy Walls hanno frequentato scuole montessoriane.
In Italia le scuole montessoriane restano un fenomeno di nicchia e sono solo 137, considerate erroneamente scuole d’élite. Nella realtà, al contrario, è possibile avanzare la richiesta dell’apertura di una classe montessoriana in qualunque istituto.
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Cover image credits: The Met (Accession Number: 1979.206.605a)
Vittoria Mineo